18 Marzo 2021
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La tradizione scientifica della Compagnia di Gesù dal Collegio Romano alla Specola Vaticana

P. Gabriele Gionti, S.J. - Specola Vaticana

In questo seminario si esporrà lo sviluppo storico della tradizione scientifica della compagnia di Gesù. Si sottolineerà come questa tradizione nasca, seguendo l'intuizione di S. Ignazio di Loyola di utilizzare nel Collegio Romano il "Modus Parisiensis" dei domenicani della Sorbona di Parigi, da un connubio tra la tradizione umanistica e quella scientifica. Si esporrà come il capostipite di questa tradizione, P. Cristoforo Clavio, S.J. sia riuscito a realizzare un'accademia scientifica nel Collegio Romano che ha prima collaborato e poi è entrata in contrasto con Galileo Galilei. La scuola di Clavio ha prodotto scienziati gesuiti significativi per l'epoca, matematici, fisici e astronomi. Fra i più famosi ricordiamo p. Orazio Grassi, S.J., P. Atanasio Kircher, S.J., p, Francesco Grimaldi, S.J., P. Gian Battista Riccioli, S.J., P. Paolo Guldino, S.J. fino ad arrivare a p. Girolamo Saccheri, S.J. che, senza accorgersene, scoprì le geometrie non euclidee. Essi hanno influenzato la cultura scientifica di tutta l'Europa anche a causa della fondazione di numerosi collegi della Compagnia di Gesù in Europa e nel nuovo mondo. In questi collegi le discipline scientifiche erano regolarmente insegnate. La tradizione scientifica della compagnia è stata decisiva anche ai fini missionari dato che p. Matteo Ricci, S.J. riuscì ad arrivare alla corte dell'imperatore della Cina grazie alle sue conoscenze scientifiche. Si cercherà anche di sottolineare come questa tradizione scientifica sia strettamente legata alla tradizione spirituale della Compagnia, in particolare sia legata alla "Contemplatio ad Amorem" del libretto degli esercizi spirituali di S. Ignazio di Loyola. Uno dei massimo esponenti di questa tradizione è stato p. Angelo Secchi, S.J. direttore nella seconda metà dell'ottocento dell'osservatorio pontificio del Collegio Romano e considerato il padre dell'Astrofisica Moderna.
Con la presa di Roma da parte dello stato italiano e la confisca dei beni ecclesiastici la storia dell'osservatorio del Collegio Romano retto dai gesuiti cessa. Per iniziativa di papa Leone XIII sotto la spinta del padre barnabita Francesco Denza, si apre una Specola Vaticana in Vaticano sull'antica Torre dei Venti che fu sede dei un piccolo osservatorio nel cinquecento quando fu promulgato il calendario gregoriano. Nel 1906 diventa direttore della Specola Vaticana il p. gesuita austriaco Hagen, precedentemente direttore dell'osservatorio dell'Università di Georgetown a Washington D.C., e da allora la Specola viene affidata dal Papa alla Compagnia di Gesù. Per motivi di inquinamento luminoso la Specola viene trasferita nel 1935 a Castel Gandolfo, residenza estiva del papa e, successivamente, si apre una sede a Tucson in Arizona, USA, presso l'Università dell'Arizona dove si costruisce un nuovo telescopio nel deserto sul Mount Graham. Attualmente la ricerca della Specola Vaticana spazia nei diversi campi dell'Astronomia, dalla planetologia alla astrofisica relativistica, alla cosmologia fino alla gravità quantistica.